Il Turco dice che Adamo, plasmato dall’argilla da Dio, trasse la vita dal suono dell’oboe di Gabriele: infatti vi è nel suono penetrante dell’oboe, e della zurna in particolare, una virtù animosa, capace di destare l’animo, incitando il corpo ad agire, poiché il soffio che ne mette in vibrazione le ance, vincedole, è in analogia a ciò che l’animo fa con il corpo, vivificandolo; se l’anima dell’uomo avesse un suono, sarebbe quello dell’oboe, poiché umano è ciò che è chiamato a eccedere il proprio corpo con misura.
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