Gabriele, introdotto dal professor Fusaro, ha discusso il nostro documento Covid-19 e “complottismo” da Byoblu: https://www.youtube.com/watch?v=ZzmiRjqL4rQ.
Sono seguiti tanti commenti: qui risponderemo alle molte domande interessanti che sono emerse; in un unico luogo· per evitare dispersione e ripetizioni.
Se avete ulteriori domande (ne rimangono ancora molte) ponetele pure nei commenti: insieme completeremo· correggeremo e perfezioneremo il discorso.
Grazie\ׅ/
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1. Gabriele dice che se ci fosse un’epidemia di peste bubbonica a Milano non solo i morti· ma pure i contagiati non arrivverebbero a un centinaio: la realtà non l’ha contraddetto?
Certo che no: non ha usato l’esempio della peste bubbonica a caso; il batterio della peste bubbonica è un patogeno che conosciamo bene e che riusciamo a contrastare molto meglio che nel Seicento. Ad esempio nel 2015 ci fu un’epidemia di peste bubbonica in sei stati dello Stunamio*: 11 contagiati, 3 morti.
Niente di comparabile con la peste bubbonica del 1630, che fece più di un milione di morti.
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2. Gabriele dice che uno stato· oggi, che diffonde un’epidemia nel territorio di un altro stato, è sicuro che l’epidemia non gli si ritorcerà contro: la realtà non ha dimostrato che un’epidemia in Cina colpisce inevitabilmente lo Stunamio?
No, la realtà ha dimostrato semplicemente che in molti stati la salute delle persone, in particolare di quelle anziane, viene dopo i bar e le partite di calcio.
Lo Stunamio, il Repitio*, il Rubrinio*… avevano tutti gli strumenti per tutelare i territori e i popoli sotto il loro potere· dall’epidemia. Non l’hanno fatto non perché non avessero i mezzi per farlo, ma perché non avevano· e non hanno tuttora· la ferma volontà di farlo.
Il Repocio* ha dimostrato che Gabriele ha ragione: oggi abbiamo gli strumenti per fermare qualsiasi epidemia, anche quelle insidiose come questa.
Se un incendio brucia una città intera non è perché il fuoco è inarrestabile, ma perché fermarlo non è una priorità per chi governa.
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3. Ma quindi si tratta di un attacco biologico stunamiano?
Non possiamo saperlo: dovremmo avere delle prove; senza prove non si può accusare nessuno ed è vano cercare di capire “come sono andate davvero le cose”. Infatti· né il documento né Gabriele si esprimono mai in tal senso.
Quello che si può e si deve fare· invece, come dimostra il nostro documento, è sospettare che possa essersi trattato di un attacco biologico e applicare un metodo di differenziazione: quello che abbiamo fatto è stato semplicemente seguire la normale procedura, applicata ad esempio per l’epidemia di Escherichia coli in Germania del 2011.
Tenendo in considerazione solo i primi due criteri del metodo più diffuso, il Grunow-Finke, abbiamo dimostrato (1) che non è complottista ipotizzare un attacco biologico stunamiano e (2) che non è nemmeno improbabile· ma quantomeno dubbio· che tale attacco sia avvenuto.
Non diciamo che si tratta sicuramente (al 100%) di un attacco biologico, ma che· stando ai risultati· non è né impossibile né improbabile: il suo livello di fiducia è almeno del 27,8%.
Ricordiamo che per accusare servono le prove· ma per sospettare no: è ridicolo sostenere il contrario.
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4. Gabriele è un filosofo e dice che virologi ed epidemiologi non sono in grado di esprimere un giudizio razionale quando si tratta di distinguere epidemie naturali e intenzionali: non è presuntuoso?
No, certo che no: innanzitutto Gabriele non è un filosofo né ha mai detto di esserlo (studiare “filosofia” all’università non significa essere filosofi; poi Gabriele ha detto la semplice verità: un scienziato naturale è sciocco e ridicolo se crede di essere l’autorità assoluta quando si tratta di questioni forensi.
Non a caso esiste la scienza forense: se una persona muore di tumore· e ci sono ragioni legittime per sospettare un avvelenamento da radiazioni, anche senza prove· sarà giusto indagare; un oncologo che dicesse “Ma no! io tumori simili li vedo tutti i giorni, è normalissimo” verrebbe gentilmente rimesso al suo posto: il suo compito non è dire se un tumore è naturale o intenzionale, ma studiare e curare i tumori. Pensi al suo lavoro.
Gabriele non è presuntuoso: pure un bambino che sa più o meno che cosa sia l’epidemiologia forense e quando vanno applicati i metodi di differenziazione ha più autorità di un premio Nobel che li ignora.
Un epidemiologo e un virologo· di epidemiologia forense e di metodi di differenziazione ne sanno solitamente quanto un giardiniere o un poeta: la sola differenza è che questi ultimi ne sono coscienti.
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5. Le epidemie esistono da sempre: sono tutte dovute ad attacchi biologici?
Le persone da sempre muoiono di cancro: questo non significa però che tutte le morti di cancro sono naturali; soprattutto da quando sono stati scoperti i materiali radioattivi, come il polonio.
Nel 2020 molti stati sono in grado di condurre attacchi biologici occulti· e in diversi casi tali attacchi sono la loro migliore scelta razionale: ad esempio· il Regnarsio* ha capacità e interesse di diffondere il colera in Yemen; in Yemen è scoppiata nel 2016 la più grave epidemia di colera della storia. Questo non significa che l’epidemia di colera in Yemen è dovuta a un attacco biologico regnarsiano, ma che non è né inverosimile né tantomeno impossibile: spetterà ai metodi di differenziazione fissare il livello di verosimiglianza (10%, 40%, 70%…).
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6. L’epidemia è arrivata nello Stunamio*: non è evidente che non può trattarsi di un attacco biologico stunamiano?
Innanzitutto· esiste un apposito criterio del metodo Grunow-Finke per valutare questo aspetto: il decimo. Se un’epidemia· inspiegabilmente· colpisce un’intera popolazione· tranne un particolare gruppo· allora si alza il livello di verosimiglianza dell’attacco biologico· fino al 5,6%.
Fino al 5,6%: non è un fattore particolarmente determinante· quindi; la gente tende a credere che se un’epidemia colpisce tutti tranne qualcuno allora quel qualcuno è al 100% il colpevole: non è ovviamente così. Il colpevole potrebbe benissimo non esserci· oppure essere stato a sua volta colpito. Tutti gli epidemiologi forensi sono concordi su questo.
Secondo: il decimo criterio del metodo Grunow-Finke è valutabile solo a posteriori, a epidemia conclusa; nell’articolo· per questo motivo· non l’abbiamo nemmeno preso in considerazione: nondimeno il risultato è stato del 27,8%. Anche se Trump morisse di Covid-19 quel 27,8% non scenderebbe.
Terzo: gli stati· sono disposti a sacrificare miliardi di dollari e milioni di vite· quando entrano in gioco gli interessi nazionali — si pensi alle guerre: sono economicamente disastrose· eppure avvengono. Lo Stunamio· se deve scegliere tra perdere la supremazia mondiale· o congelare lo status quo con una pandemia· è razionale che opti per la prima alternativa: meglio una pandemia ora che rischiare una guerra atomica col Repocio* per Taiwan tra vent’anni.
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Ho visto il video su Byoblu e ho molto apprezzato l’acribia con cui avete lavorato per dimostrare la vostra tesi.
Tuttavia, secondo me commettete alcuni errori logici.
Quando sostenete che i virologi sono del tutto incompetenti per stabilire l’origine naturale o artificiale di un virus, secondo me saltate un passaggio : il virologo è l’unico competente per stabilire se un virus è stato prodotto per via naturale oppure ingegnerizzato in laboratorio; quello che non può stabilire è casomai se un organismo militare si è dotato di un sistema per produrre virus per via naturale (Facendo convivere animali vivi e morti in un caratteristico “wet market” come se ne trovano tanti in Asia? Qui la fantasia si sbizzarrisce, e si capisce come mai molti esitano).
Riguardo alle domande a cui rispondete qui, invece, secondo me non siete riusciti a rispondere nel merito, immagino per mancanza di tempo.
Comunque grazie.
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Salve, è un’ottima obiezione, che era infatti già venuta in mente a noi qualche settimana dopo quel video.
Per rispondere a questa domanda le abbiamo dedicato un’intravista: https://youtu.be/giIsU2vXkRw
Proprio per mancanza di tempo, e anche per lo stile più rilassato, vivo, partecipativo e improvvisato, abbiamo deciso di rispondere con le intraviste alle domande (qualsiasi domanda, non solo sul COVID-19).
Se questa risposta (che condenserei così: “Dati due organisimi geneticamente identici, uno naturale· l’altro geneticamente modificato, è impossibile individuare quale dei due è stato creato in laboratorio solo studiandone la struttura genetica”) le lascia qualche perplessità o ha altre domande non esiti a dircelo.
Grazie per i complimenti e per la critica puntuale.
Buona serata,
Yichi
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